Memorie di una candela

“Perché la candela, compagna della solitudine, è soprattutto la compagna del lavoro solitario.” (Bachelard)


Informazioni

Nella noiosa vita di provincia mi sono dato a carta e penna per scandagliare gli abissi dell’animo umano… solo per rendermi conto di non essere un Bernanos e che mi manca la sensibilità da curato di campagna.

I numerosi successi della vita mi hanno portato a ritenermi un uomo senza qualità, cosa che in genere mette tutti d’accordo senza nemmeno conoscere Musil: tale è l’arte della mia persuasione.

Il mio spirito oltremodo originale mi ha fatto praticare ogni genere di escapismo: letteratura, cinema, cultura nipponica… L’unico cliché evitato è stata la poesia, e solo perché la mia mente ha sempre rifiutato di generare il distico più elementare. E il mondo non smetterà mai di ringraziarmi per questo.

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